Aumentano le disparità: Cresce Amazon, chiudono i piccoli negozi locali

Luci spente nelle vetrine dei centri storici, città più buie, disagio sociale, turismo in calo.
È questo il ritratto di un'Italia in difficoltà con interi comparti economici in crisi a causa dei cambiamenti nel modo di vivere gli acquisti.

Secondo il report di Confesercenti nel 2019 hanno chiuso oltre 5000 attività commerciali, circa 14 al giorno, soprattutto nelle aree più povere dal 2008 ad oggi sono scomparsi il 12% degli esercizi commerciali.

Mentre a luglio 2018 si è registrato un aumento del 13,6% sulle vendite online rispetto a luglio 2017 ed il commercio tradizionale ha segnato un -0,6% complessivo, la società di Jeff Bezos ha visto le quotazioni di Wall Street salire vertiginosamente.

Amazon ha dato vita ad un sistema che ha interrotto bruscamente le relazioni, nel quale tutto è diventato indiretto ed automatizzato e che vede l'importo delle merci acquistate addebitato direttamente sul proprio account.

In un momento in cui uscire di casa è sempre più complicato e l’acquisto online potrebbe sembrare la salvezza, qual è il prezzo dell'illusione di un servizio impeccabile e di un risparmio assicurato?

Le condizioni impietose imposte dal colosso dell'e-commerce ai lavoratori, costretti a fatiche che superano il limite di sopportazione fisica rendono gli acquisti quasi immorali e l'idea di un’azienda che lavora per soddisfare le proprie sempre più grandi ambizioni a scapito dei piccoli negozi, limita la gioia dello shopping.

Un ambiente di lavoro senz’anima, in condizioni altamente negative è un moderno "non luogo", una realtà che bisogna cancellare.

Amazon, il cannibale digitale, sta fagocitando i piccoli negozianti che, vedendo diminuire giornalmente le proprie vendite sono costretti a chiudere esercizi commerciali storici, frutto di patrimoni familiari tramandati, determinando una crisi occupazionale in un settore senza speranza di ripresa ed opera secondo un piano di dominio globale determinato da una ricchezza smisurata frutto anche di vantaggi fiscali.

La speranza è la rinascita di un mercato tecnologico che conservi i tratti delle relazioni umane, un vero e proprio centro commerciale 2.0, nel quale possano trovare spazio i negozi del quartiere che, in un clima accogliente e positivo, diano lavoro alle famiglie ed invoglino agli acquisti.

Anche partendo da Google si può arrivare dietro l'angolo di casa per un acquisto a Km zero.