Il Brindisi di questo Capodanno? A distanza e con "Bollicine" italiane
3, 2, 1 il tappo salta via dalla bottiglia, "Buon Anno" e siamo già nel 2021.
Dare il benvenuto al buon anno con un brindisi è una consuetudine radicata nella cultura occidentale moderna e in ogni paese si da fondo ai bicchieri con vini e liquori delle tipologie e varietà più disparate.
Nella nostra parte di mondo, in Italia, il brindisi di Capodanno si fa con i vini bianchi frizzanti. Quelli che hanno voglia di regalarsi un piacere in più e che hanno voglia di festeggiare con un prodotto esclusivo si affidano, in genere, agli Champagne Francesi, vini prestigiosi (ma non sempre) da tutti riconosciuti come vini bianchi di qualità.
I marchi Francesi preferiti nel "bel paese" sono naturalmente Moët et Chandon e Dom Pérignon, brand prima ancora di essere prodotti, etichette di stile e status symbol prima ancora di bollicine gustose per palati raffinati.
I consumatori più attenti conoscono bene la differenza tra i vini bianchi Champagne Francesi e i "cugini" italiani più concreti e meno blasonati.
La cultura del vino frizzante da "bollicina", in Italia, si è rafforzata negli ultimi 15 anni grazie all'esplosione e al riconoscimento sul mercato anche estero di vini d'origine come il Prosecco e come il Franciacorta.
Proprio il Franciacorta, vino bianco frizzante prodotto in una zona collinare molto limitata in Lombardia compresa tra Brescia e il Lago d'Iseo, è uno degli esempi di come la perseveranza e il duro lavoro portino frutti e risultati importanti sul territorio.
Già a partire dagli anni settanta l'enologia italiana visse una fase di grande fermento e in Franciacorta diversi imprenditori investirono e puntarono sulla coltivazione di uve da vino. Infatti, ancora oggi moltissime cantine che producono Franciacorta (tra le quali diverse appartenenti alle prime quindici) sono state fondate da imprenditori bresciani.
La produzione e commercializzazione di questi vini frizzanti è andata assumendo un'importanza sempre maggiore negli ultimi vent'anni, tanto da fregiarsi del marchio DOCG e farsi conoscere nel mondo enologico per l'alta qualità raggiunta. Il nome "Franciacorta" è nel tempo diventato sinonimo del medesimo spumante DOCG prodotto nei numerosi vigneti della zona.
Quindi in alto i calici. Ci stiamo per lasciare alle spalle un anno difficile e inaspettato, accogliamo l'anno nuovo con un brindisi sonoro e con un vino bianco frizzante questa volta italiano per poter dire "Bere locale per sostenere tradizioni".
3, 2, 1 e siamo già nel 2021.
Note sull'autore
Ginevra Schiavon
Esperta di e-commerce e copywriter, Ginevra Schiavon è content manager per il blog di commercioVirtuoso.it.
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